Abbiamo un problema con le Intelligenze Artificiali e non ha a che fare, come spesso si dice, con il fatto che “ci rubano il lavoro”. Ci sono infatti dei nuovi mestieri delle IA come #GeneratorediDeepfake e #DetectivediDeepfake che hanno ben altre implicazioni.
Quello che stanno facendo, come racconta nel suo libro “The Game Reality” Samuel Wooley, è di contribuire a creare una #PropagandaComputazionale nella quale convergono vecchi metodi e nuovi strumenti come nel caso della manipolazione dei video attraverso l’intelligenza artificiale.
Il problema sta diventando evidente tanto che dal primo gennaio di quest’anno la Cina, attraverso la Cyberspace Administration of China (CAC), ha vietato la pubblicazione e distribuzione di false notizie online create con sistemi di intelligenza artificiale.
Questi sistemi generano un effetto confusione che è pauroso: secondo l’ultimo rapporto pubblicato dal Reuters Institute la fiducia nelle notizie è diminuita di due punti percentuali in tutti i mercati, passando dal 44 al 42 per cento. Sui social addirittura crolla per atterrare intorno a quota 23 per cento.
Secondo Samuel Wooley serve un intervento importante progettando, con l’aiuto di università e istituzioni, sistemi democratici by default, come è avvenuto per la privacy. E dall’altra parte «dobbiamo sostenere il giornalismo. Molte persone trattano il giornalismo come se fosse rotto e necessitasse di essere ricreato, ma sta già facendo un ottimo lavoro nel rispondere alla minaccia attuale».
Abbiamo anticorpi sufficienti per non danneggiare i dispositivi di tutela che fondano i nostri sistemi democratici?
Di seguito gli articoli da scaricare:
Biotech, nascerà a San Francisco
L’auto oltre l’auto_ adesso ripensa la visione della citta
La democrazia insegnata alle tecnologie
La stampa 3D non è il futuro ispiriamoci ai mattoncini Lego
Lo spazio della politica a prova di algoritmo
È cominciata l era degli ibridi
LUe stoppa il riconoscimento facciale_
L'articolo Rassegna Stampa 20 gennaio proviene da Societing 4.0.